Associazione Friulana Famiglie Diabetici

Associazione Friulana Famiglie Diabetici - Tutti Insiemelogo AFFD

Nasce ed opera dal 1978 intorno al'iniziativa di alcuni genitori di diabetici, fra cui il fondatore Maestro Umberto Gabino, decisi a tradurre la loro volontà di aiutare i propri figli in un impegno sociale.

Grazie anche all’ampio sostegno del Prof. Andrea Benedetti e del Prof. Claudio Noacco, L’Associazione, legalmente costituita, avviò subito la sua attività , incrementando di anno in anno l’ampiezza dei suoi interventi, fino a divenire oggi un punto di riferimento fondamentale per diabetici e strutture sanitarie, ma coinvolgendo spesso l’attenzione dell’opinione pubblica, finalmente sensibilizzata sui problemi di una malattia, che deve essere intesa come malattia sociale.

Nel 1982 l’Associazione ha aderito alla FAND – Associazione Italiana Diabetici e ha intrapreso un cammino di ulteriore apertura, per unire la sua voce e le sue energie a quelle di altre associazioni di volontariato italiane.

Fondamentale nella storia, la figura del Maestro Umberto Gabino, scomparso nel 1995, Presidente di sezione e Vicepresidente della FAND.

In questi 40 anni l’Associazione Friulana Famiglie Diabetici è cresciuta costruendosi una forte esperienza nella collaborazione con il personale delle strutture sociosanitarie, come nella lotta alle discriminazione e l’indifferenza.

Partecipare attivamente alle iniziative, offrire il proprio contributo, utilizzare gli ambiti  dell’Associazione è un modo operativamente efficace di confrontarsi con la propria malattia, con la propria voglia di vivere bene.

Tutti insiemeimmagine di persone

È il logo e la sintesi delle finalità dell’associazione. Solidarietà e confronto, collaborazione e coinvolgimento.

Tutto finalizzato a difendere e migliorare la qualità di vita dei pazienti diabetici, a costruire e mantenere una nuova dignità che consenta a bambini, adulti ed anziani diabetici una vita quanto più possibile normale.

Le nostre parole vogliono essere un invito, rivolto a tutti. Per noi conta il confronto con gli altri, lo scambio di esperienze, la partecipazione alle iniziative come alle lotte, l’ascolto delle esigenze degli altri, l’affermazione delle proprie.

Insieme un sostegno concreto che aiuti a gestire la malattia tutti giorni, a convivere con i controlli, le visite, le cure.